Sempre più spesso sentiamo parlare di Team Building, per molti potrebbe trattarsi dell’ennesima moda importata dall’estero per quel gusto esterofilo che spesso ci contraddistingue e quindi non per reale necessita. Oggi proviamo a capire se ci troviamo difronte a una moda passeggera, a un abbaglio, o se c’è qualcosa di più. 

Partiamo subito dalle basi: che cosa è il Team Building. Con questo termine ci riferiamo a tutte quelle attività formative esperienziali utilizzate per costituire un gruppo, la squadra. Lavorare in team può essere molto bello e stimolante ma allo stesso tempo, una sbagliata gestione del gruppo e delle dinamiche che si creano al suo interno, generano frustrazione tra i componenti, influendo così negativamente negli obiettivi che l’azienda persegue.

Attraverso il team building si vuole migliorare la capacità di lavorare in insieme, l’affiatamento e la comunicazione tra tutti i membri, allo scopo di raggiungere, in modo proficuo e soddisfacente per tutti, i risultati prefissati. Non ci hanno sempre detto infatti che “l’unione fa la forza”?

Esperienza Decathlon

Sono tanti i modi in cui si può fare Team Building, i più utilizzati sono quelli legati alle attività sportive. Il motivo è abbastanza chiaro: lo sport è lo strumento che più di altri insegna la collaborazione, la lealtà, la sana competizione e il rispetto dell’avversario. Ci insegna anche che ci sono delle regole, dei ruoli, e che in una vera squadra tutti fanno la loro parte perché tutte le componenti sono importanti.

Decathlon questo lo sa e lo condivide, ecco perché ha deciso di far vivere ad un gruppo di dipendenti del punto vendita di Sassari un’esperienza di sport all’aria aperta affidandosi a noi. Il 26 marzo i ragazzi sono partiti alla volta della selvaggia costa est della Sardegna partendo da Dorgali per arrivare alla spiaggia ciottolosa di Cala Fuili. Un trekking, un percorso, una metafora, che ha messo il gruppo difronte alla maestosità della natura che si può solo ammirare con stupore e meraviglia.

“Grazie alle guide estremamente preparate, un passo dopo l’altro, abbiamo intrapreso il nostro cammino che ci ha portati ad attraversare le gallerie utilizzate per il trasporto del carbone, le larghe e soleggiate vie difronte al mare, i piccoli sentieri in mezzo alla profumata macchia mediterranea- ci racconta Alessandro, uno dei partecipanti- abbiamo scoperto l’origine dei calcari, la vegetazione dalle mille varianti e l’incredibile storia della nostra Isola.” 

Un territorio estremamente variegato, quello che ha potuto scoprire il gruppo: dalle vette del Supramonte alle bellissime calette nel Golfo di Orosei, descritto sempre nel racconto di Alessandro.

“Il percorso che abbiamo fatto si divide in 3 parti: il primo è quello della vista e della scoperta in cui si passa dai marciapiedi in pietra, ai ciottoli rocciosi ed alla terra. Nella seconda parte il protagonista è il sottobosco, e da qui è iniziata la lunga discesa che ci ha portato poi fino al mare e per finire, la terza parte del sentiero, composta quasi esclusivamente da grossi ciottoli e pietre, è una lunghissima discesa che ci ha condotto sino a Cala Fuili. Lungo il percorso abbiamo anche ammirato in lontananza Cala Goloritzé e la baia di Cala Luna.  Una giornata intensa, che io e i miei compagni d’avventura non dimenticheremo, e che inoltre mi ha fatto capire sempre più quanto, in questo tipo di attività, siano importanti le giuste attrezzature e soprattutto le scarpe. Lo sapevo già dato il lavoro che svolgo in Decathlon, ma quando vivi in prima persone esperienze di questo tipo è tutto diverso”.